I nemici della diffusione dell'hifi

sono le ottuse riviste.

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  1. paulberry
     
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    E' una lotta alla chiarezza che sto portando avanti mostrando nel mio forum I grafici veri dei diffusori

    Gli unici grafici attendibili sono quelli in anecoica

    I grfici in ambiente servono solo a vendere meglio il prodotto perche' con correzioni acustiche si correggono le magagne di progetti non lineari che vanno per la maggiore

    Ma non si mette in evidenza il costo di tali correzioni spesso superiore al diffusore provato

    Poi chi lo porta a casa sua si chiede perche' non suona come dovrebbe


    Cosi nasce l affermazione: ma devi a vedere a casa come suona

    Ma se ci fosse attenzione a prendere prodotti lineari I problemi sarebbero molto minori

    Le correzioni ambientali servirebbero a correggere ambiente solo e non gli errori dell ambiente piu quelli dei diffusori

    E l ambiento non puo' variare il suo comportamento a seconda del diffusore per adattarsi ad esso,questo succede solo nei grafici di ambiente adattati

    Spesso invece I due errori si sommano e le correzioni ambientali diventano piu' difficili e costose

    Quindi e' fondamentale usare diffusori lineari


    Ma la moda del cinema e il mktg che vuol far vendere di piu' anche se ne consegue insoddisfazione porta alla realizzazione di troppi e tantissimi diffusori non lineari spacciati per hifi
     
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  2. paulberry
     
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    Purtroppo poco mi fido dei recensori di professioneHanno come principale obiettivo quello di amicarsi I grandi distributori e fanno recensioni politiche che non servono minimamente a mettere in luce I prodotti migliori per chi acquistaQuell invece che chiami amici sono persone indipendenti che girano l Italia a cercari I migliori prodotti per I propri acqu personali e dopo aver avuto anni di insoddisfazione ad ascoltare le recensioni dei professionistiI prodotti da me selezionati e venduti hanno ormai raggiunto e enormemente soddisfatto utenti ovunque in italia e isole comprese che poi forse sono diventati amici ma solo dopentito I risultati ottenuti e oggi possibili fuggendo dai prodotti peggiori che sono anche I piu' osannati dai professonisti

    Edited by paulberry - 5/8/2008, 19:47
     
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  3. paulberry
     
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    Non c'e' nulla da fare o sono falsi come giuda o incompetenti

    Esempio:

    Domanda
    Secondo voi quale è il prezzo di partenza di un paio di diffusori HI-FI che riproducano l'intero spettro di frequenze udibili senza colorazioni di sorta,ne in esaltazione ne in attenuazione,tralasciando l'aspetto estetico e la fattura piu o meno pregiata...Stesso discorso per ampli e lettore cd o lettore di file musicali. ________________
    Segue risposta dell esperto:

    • CD 700 euro.• Amplicazione dipende dalla potenza ma pensando a un 200w/ch minimali diciamo un 3500 euro.• Diffusori dai 5000/6000 in su.in my opinion

    Questo e' un esperto che del settore suo conosce solo la pubblicita' dei peggiori distributori
    E' da ricovero
    Se gli udiofili lo ascoltano sono da legare anche loro
    Userei le peggiori parole e insulti per definire la sua competenza di esperto della piu rinomata rivista italiana di hifi
    E' talmente pieno delle info pubblicitarie che e' fuori dal mondo reale
     
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  4. paulberry
     
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    leggo e riporto e aggiungo:le riviste fanno finta di non capire quello che chiaramente viene chisto ovvero parlare dei prodotti utili all'acquirente che deve scegliere
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    poi grida o alla loro indipendenza.zz
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    quote:
    Caro Direttore
    non avendo ancora espresso opinioni al riguardo aggiungo anche il mio pensiero:
    nessun problema sull'aumento di FDS, concordo con Bebo Moroni, 6, 7, 8 euro per me non rappresentano alcun problema (non mi prenda per benestante o ricco); quello che chiedo in contropartita è un poco più di coraggio e chiarezza nelle recensioni. E' dura lo so aver a che fare con i suscettibili importatori, ma più prove a confronto, e meno voli pindarici; spesso non si riesce a capire quale caratteristica sonica fondamentale abbia l'oggetto che state provando; possibile che una gran maggioranza di apparecchiature/cavi/ecc che passa in prova si ponga sempre in un confronto come vincente su oggetti che costerebbero molto di più? citiamoli questi ipotetici concorrenti!
    Ha ragione Bebo Moroni nell'irritarsi di fronte a una pubblico di audiofili che spende decine/centinaia/migliaia di euro in apparecchi, talvolta cambiandoli con rotazioni vorticose e poi... si lamentano di mezz'euro in più al mese? (6 euri annui) ma daaaaiii (alla Mughini...)


    Sulla vexata questio di far pagare per VHF, francamente invece non son d'accordo, lo spirito di Internet è completely free e francamente mi sembra sbagliato porre un costo anche qui.
    [omissis]
    Marco


    Sottoscrivo interamente quanto scritto da Marco; stavo per scrivere le stesse cose per argomentare il mio precedente post in cui dichiaravo la disponibilità a pagare di più una rivista e la decisione di non comprarne più, ma ho preferito evitare per non andare fuori tema.

    Il motivo poi - su input di Bassanelli - l'ha spiegato ottimamente Marco.

    Alle sue parole aggiungo una richiesta di maggiore sostanza nelle recensioni. Ormai le foto degli apparecchi (amatoriali e non) si trovano su internet: secondo me basterebbe limitarle all'essenziale e rimandare ad un link sul sito web della rivista per maggiori approfondimenti.

    In generale io trovo che ci sia (ancora) scarsissima complementarietà tra il supporto cartaceo ed il sito web delle riviste.

    Gli incipit degli articoli sono come i preliminari nel sesso: bellissimi, purché non diventano troppo lunghi! Se si parte dal presupposto che un'elettronica la si acquista per come suona, non è accettabile che una recensione dedichi al suono 10-20 righe (o - come accadeva in AR - un riquadro) al massimo e utilizzi il resto per "aneddotica" di contorno, sia pure interessantissima, ma che potrebbe benissimo andare nelle note a pie' di pagina, in fondo a ciascun numero (es. brani utilizzati per le prove) o - quella sì - in un riquadro (es.breve storia del marchio).

    In una rivista vorrei trovare illustrati gli oggetti più interessanti presenti sul mercato.

    N.B. Con "presenti sul mercato" intendo non solo ultime uscite, ma anche elettroniche datate ma non ancora recensite, ivi comprese quelle che non trovano distribuzione in Italia ma si fanno strada nel mondo audiofilo o che trovano ottima reperibilità nell'usato. Possibile che oggi nei forum si leggano indicazioni su apparecchi, magari pure acquistabili on line, che vengono ignorati dalla stampa di settore finché non arriva il canale di distribuzione italiano ad occuparsene? E' solo una garanzia per l'appassionato o l'ennesimo atto di masochismo che autorizza i malpensanti a pensar male e spinge i lettori a rivolgersi ai forum al passaparola telematico in mano ai guru di turno?

    Tutto quanto detto sta in piedi nel presupposto che la finalità principale di una rivista sia quella di offrire una panoramica del mercato in grado di orientare all'acquisto.

    Ed io ho smesso di comprare riviste quando ho capito che leggevo, leggevo ma alla fine non mi rimaneva niente che concretamente mi aiutasse ad orientarmi negli acquisti, se non la possibilità di ascolto e la buona volontà di qualche amico. Non riuscivo neppure a scremare, quanto al contrario a complicarmi le idee.

    Mi ha convinto a smettere di acquistare riviste di hi-fi anche un'affermazione che una volta Bebo Moroni scrisse qui sul forum e che diceva (più o meno): non farò mai una rivista che sia una guida all'acquisto!

    Mi piacerebbe - se ne avesse il tempo e la voglia - che mi spiegasse meglio questo sua affermazione, che io - in assenza di altri particolari - interpretai nel senso di voler dare ad una rivista una missione che non fosse solo quella di proporsi come un "catalogo con le stellette di merito" quanto quella di "fare cultura", di solleticare gli interessi, risvegliare le passioni...

    Io ritengo che non ci sia esclusività tra le due "missioni": quando troverò una rivista in grado di coniugare le due cose, spenderò anche 10 euro per potermela garantire.
    Fino a quel giorno prendo - senza aspettativa alcuna - quel che è gratis ed in quanto tale non lo critico e - se proprio non mi piace - lo evito o non gli do peso.

    Infine una considerazione personale sui forum: la responsabilità di un forum è di chi paga la banda e lo spazio per ospitarlo, ma i contenuti sono di chi vi partecipa, li mette a disposizione del prossimo e lo rende vivo.
    Insieme con la responsabilità e la sopportazione dei costi, va anche il legittimo diritto di sfruttamento economico dello spazio, ove si decidesse di farlo; così come con all'ospitalità ricevuta (sia pure costruttiva e proattiva) dovrebbero accompagnarsi educazione e buon senso.
    Però resto dell'idea che un forum non possa essere definito e "trattato" come una risorsa esclusiva, né di chi lo "paga" né di chi lo tiene in vita.
     
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  5. paulberry
     
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    Se cercate la risposta non la troverete,
    Parlano di tutto ma mai rispondono a questo:

    In una rivista vorrei trovare illustrati gli oggetti più interessanti presenti sul mercato.

    N.B. Con "presenti sul mercato" intendo non solo ultime uscite, ma anche elettroniche datate ma non ancora recensite, ivi comprese quelle che non trovano distribuzione in Italia ma si fanno strada nel mondo audiofilo o che trovano ottima reperibilità nell'usato. Possibile che oggi nei forum si leggano indicazioni su apparecchi, magari pure acquistabili on line, che vengono ignorati dalla stampa di settore finché non arriva il canale di distribuzione italiano ad occuparsene? E' solo una garanzia per l'appassionato o l'ennesimo atto di masochismo che autorizza i malpensanti a pensar male e spinge i lettori a rivolgersi ai forum al passaparola telematico in mano ai guru di turno?

    Tutto quanto detto sta in piedi nel presupposto che la finalità principale di una rivista sia quella di offrire una panoramica del mercato in grado di orientare all'acquisto.

    Ed io ho smesso di comprare riviste quando ho capito che leggevo, leggevo ma alla fine non mi rimaneva niente che concretamente mi aiutasse ad orientarmi negli acquisti, se non la possibilità di ascolto e la buona volontà di qualche amico. Non riuscivo neppure a scremare, quanto al contrario a complicarmi le idee.

    Mi ha convinto a smettere di acquistare riviste di hi-fi anche un'affermazione che una volta Bebo Moroni scrisse qui sul forum e che diceva (più o meno): non farò mai una rivista che sia una guida all'acquisto!


    Non e' chiaro cosa viene chiesto?

    Sembra di no e non e' la prima volta ma non capiscono..chissa'perche'..
     
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  6. paulberry
     
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    Riporto, non scritto da me ,in un forum internet:


    l'acquirente facoltoso non si fa troppi problemi, non perde tempo a valutare se il tal ampli vale quello che costa, lo prende e basta.
    l'acquirente meno facoltoso, si fa in quattro per avere uno status symbol perchè vuol apparire facoltoso..
    l'acquirente intelligente valuta.
    l'estero... dipende anche lì, ci sono posti nei quali si "vive" l'hifi come da noi, ce ne sono altri dove esiste un' etica sui valori.
     
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  7. paulberry
     
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    e ancora:

    questa inutile discussione


    Ottime cose

    Bebo Moroni


    http://tavolopermanente.wordpress.com/



    Non è per niente inutile, anzi, credo sia molto significativa. E leggendola in molti si stupiscono di un bel po' di cose. "3 milioni" per un buffer o adattatore di impedenze che sia, con regolazione di volume a singolo ingresso, e giornalisti del settore che dicono che va bene così (è più questo il "problema" che l'appareccho in sè). Pensateci.


    Modificato da - knife edge il 10/09/2008 10:32:10

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    E ognitanto scappa la verita':
    quote:
    Vorrei sapere chi paga la pubblicità, chi paga i rappresentanti, chi paga gli articoli sulla stampa…
    – Leonardo Mani – Pag.5 Thread: “Quando Hi-Fi costa oltre il lecito!” – Secondo post dall’alto - 09 Settembre 2008 – Ore: 16:03 e 42 secondi.


    Dio del Cielo, che perla meravigliosa!
    Ora capisco quegli operatori che preferiscono non intervenire in alcun forum, e starsene tranquillamente zitti. Fanno benone!
    Questa me la conserverò gelosamente, e ad ogni momento opportuno la tirerò fuori.

    Detto ciò, Signor Mani, per favore, eviti di addossarci anche la responsabilità della formazione del prezzo, accusandoci d’infingardaggine, vigliaccheria e quant’altro per il fatto di non risponderle in maniera dettagliata.
    Figuriamoci se le regaliamo la soddisfazione di tentare una qualunque analisi economica del prezzo, dandole il destro per accusarci di non capirne nulla.

    Signor Mani, glielo dico io, senza che sia necessaria la controprova: non ne capiamo nulla di formazione del prezzo. E’ contento?
    Non ne capiamo nulla di economia. Va bene così?
    Sì, siamo dei vigliacchi e ci sottraiamo alle nostre (?) responsabilità. Devo continuare?
    Ebbene lo ammettiamo: di come si svolga il mercato Hi-Fi non abbiamo ancora capito un bel niente e non capiremo mai un bel niente. E’ soddisfatto?
    D’accordo, ha ragione senz’altro lei: noi si parla solo per far andare la lingua, giacché siamo delle bestie la cui ignoranza fa il paio solo con la grande presunzione.

    Ora Signor Mani, può per cortesia smetterla di rompere le scatole con ‘sta barbosa litanìa?

    Bene, flagellato mi sono flagellato, adesso ascolti me, Signor Mani.
    Tutto sopra premesso, la informo che io ne capisco parecchio di come funzioni il mercato del mio portafogli, sono un’autorità internazionale in materia di quale siano le regole economiche sovrintendenti il mercato del mio portafogli, sono un genio universalmente riconosciuto nel campo di come debba formarsi il prezzo adatto al mercato del mio portafogli, e di quale sia la via giusta per gli acquisti conformi al mercato del mio portafogli.
    Non mi batte nessuno, gliel’assicuro.
    E le dico che prima che il mio portafogli abbia a soffrire anche il più piccolo danno per colpa del mercato Hi-Fi nazionale, mercato che non capisco, essendo io una bestia, molto prima che ciò possa avvenire, il mercato Hi-Fi nazionale, ovvero le riviste, gl’importatori e i negozianti, glielo giuro su quanto ho di più sacro Signor Mani, avranno a subire molti e gravissimi danni per colpa, anzi no, per merito del mio portafogli .
    Avranno a subire danni irreparabili.

    Quindi mi dia pure del: “Senza palle”, quanto le pare, ma attento: io e il mio portafogli vi aspettiamo tutti alla resa dei conti.

    Lei mi sfida a formare un prezzo, Signor Mani, e io mi arrendo subito. Ha vinto lei questa battaglia, nella quale l’unico interessato al campo è lei. Sa a me che me frega, Signor Mani.

    Io invece la sfido a vincere la guerra, Signor Mani, e lei non si arrende. Ma è proprio sicuro di non avere già perso?
    Sicuro?
    Ebbene, allora se ne è proprio sicuro, rilegga la sua splendida perla.

    Saluti.
    Alberto.
     
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  8. paulberry
     
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    Ecco come e' finito il lettore dell'anno McIntosh da 5000 euro:

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    Sarebbe utile capire, la percentuale delle macchine inidonee all'uso.
    Dalla mia piccola esperienza, conosco tre persone che hanno avuto l'infelice idea di acquistarla e a tutti e tre si è rotta.
    A me si è sfasciata dopo appena tre mesi di funzionamento, e si trattava dell'ultima serie. La mia percentuale fa 100%, ed ecco perchè sostengo tutto ciò.
    Poi mi incuriosisco, leggo come tutti noi i forum, e ne sento di tutti i colori.
    Mio caro Bebo, non ti conosco di persona, e da te avrò tanto da imparare, hai tutta la mia ammirazione per quello che sento dire in giro sul tuo conto e sulle tue indubbie capacità e competenza; detto ciò è vero come dici tu che stiamo cercando di spiegare razionalmente un accadimento commerciale, ma non possiamo prescindere dalla esatta costruzione dei fatti e dalla verità, e la sua distorsione della stessa sta dietro l'angolo, proprio nel sottacere il numero e la percentuale delle macchine difettose.
    A mio avviso, dalla semplice lettura dei forum siamo ad una percentuale di almeno il 50- 60 % di macchine morte per strada, ma ammesso che detta percentuale fosse del 30%, le compreremmo ancora ? Le faremmo comprare ad un nostro amico ? Perchè acquistare un lettore con una così alta percentuale di mal funzionamento? Il mercato è pieno di ottimi lettori, non è un farmaco salvavita unico e solo che siamo costretti a prendere, nonostante spesso ci abbandoni....
    Cordialità a tutti, e grazie per la compagnia che mi fate......

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  9. paulberry
     
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    Ultima trovata di n catalogo diffusori acustici in edicola..

    In una recensione delle pagine antecedenti il catalogo prezzi si afferma che stranamente in un certo periodo si davano i prezzi a singolo diffusore anziche a coppia..ma ormai cosa superata...

    Poi se leggi i prezzi riportati alcuni,i meno pubblicizzati sulla rivista hanno l prezzo coppia,senza pero' darne indicazione.
    I prodotti invece piu' pubblicizzati trovano indicai i prezzi del singolo diffusore anzich' della coppia senza darne indicazione..mah..


    Incompetenza galoppante o alle solite per far credere convenienti marche che proprio non lo sono...

    Recensioni di alcuni prodotti senza alcun serio interesse al rapporto qualita' prezzo ,anzi..
    Esempi di prodotti costosi fuori dal tempo:alcuni vecchi anacronistici e cari,altri recenti sovraprezzatie falsamente giustificati da coni ceramici per poi 'risparmiare' ,in diffusori da decine di migliaia di euro,sulla configurazione due vie e mezzo ,due woofer piccoli uguali,al posto diun vero tre vie.Cosa giustificabile a 1000 euro la coppia e non a 10000 eu e ben oltre.
     
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  10. radiokabul
     
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    necessaria premessa
    berry non mi sta molto simpatico.

    racconto: un negoziante ed il suo punto di vista in relazione ad una rivista specializzata:
    volevo comprare un giradischi. faccio un pò di giri, di calcoli ecc ecc e mi trovo a selezionare un possibile acquisto (ance se mi lasciava freddino)
    TIENITI FORTE BERRY mitchell tecnoarm con braccio rega 250.

    ebbene trovo un negozio che dice di averlo e prendo appuntamento. questo per telefono mi dice:
    "hai comprato SUONO di questo mese?"
    "no", rispondo
    "beh fallo che c'è una recensione proprio su quello che vuoi vedere tu"
    "bene, mi dico, lo faccio, perché no".

    compro la rivista e leggo l'articolo. descrizione tecnica accurata, una marea di menate su come si sente la musica (roba da pindaro, tipo quelle scritte nelle bottiglie di vino). conclusione. se volete un giradischi e volete spendere tra i 1000 e i 2000 euro potete farci un pensierino.
    ok. in una delle schede viene detto che secondo chi scrive si associa meglio ad un amplificatore a transistor perché ha bisogno per dare il massimo di molta potenza. è quindi implicitamente sconsigliato per chi come me, ha tutta la catena valvolare.

    vado dal negoziante e vedo, ripeto, vedo perché non mi fa sentire come suona, il giradischi. bell'oggetto mi dico. molto grazioso., ma per esempio il braccio rega 250 non mi pare nulla di che. anzi i cavi mi sembrano proprio di scarsa qualità. i bracci della project per esempio ad occhio mi sembrano migliori. il venditore insiste dicendomi che è un prodotto eccezionale e mi devo fidare.
    "eppoi - aggiunge - visto che recensione positiva hanno fatto. e questi hanno impianti da 30 40 mila euro, li si che senti davvero tutto"
    "si - rispondo io - ma loro scrivono che non si accoppia bene con impianti valvolari". lo combatto con le sue stesse armi. in cuor mio ho deciso di non acquistarlo e mi infastidisce la sua insistenza. gli faccio leggere il pezzo....
    a quel punto come per magia comincia ad inveire contro chi ha scritto quel pezzo. arriva addirittura a sostenere "ORA SE IO FOSSI IL PROPRIETARIO DELLA MITCHELL LO DENUNCEREI PERCHÈ HA SCRITTO QUESTE PORCATE!!!!! MA COME SI FA....ORA SE TU LEGGI QUESTE CAZZATE E POI COME TE - rivolgendosi a me - NE RIMANI INFLUENZATO IO VENDO DI MENO PERCHÈ TU SCRIVI QUESTE COSE. ALLUCINANTE"
    e dire che era stato lui a consigliarmi di comprare SUONO.....


    ecco la logica della rivista secondo il negoziante: PARLARE SEMPRE BENE DI TUTTO QUELLO CHE PUBBLICANO. altrimenti se ne parli male la gente non lo compra.


    esco dal negizio IO allucinato ma convinto di una cosa.

    Berri non mi sta molto simpatico. ma spesso ha ragione....
     
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  11. paulberry
     
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    IN effetti il braccio Rega non mi convince in gira cari.A meno che non siano quei giradischi (base e piatto) a far funzionare male il Rega.

    Invece il Project sui Music Hall funziona molto meglio.

    image
     
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  12. paulberry
     
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    Evitate i giradischi tutti di metALLO.
    i MATERIALI BUONI SONO acrilico e vinile (ancora meglio).

    image

    Anche quelli di legno ovviamente,salvo costino poco.

    Il piatto in metallo e' una soluzione giustificata solo dal basso costo e alto peso.
     
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  13. radiokabul
     
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    secondo me giradischi e bracci project sono veramente un ottimo compromesso tra qualità e prezzo. anche rispetto per esempio ai quelli che proponi tu. con 1500 euro porti a casa un 9.1 e con poco di più l'rpm 10 che monta un meraviglioso braccio...
     
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  14. dom82
     
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    Salve a tutti. Sono un giovane appassionato prima di tutto di buona e sana musica e ovviamente anche della "Vera Hi-Fi". A tal proposito voglio

    ringraziare Berry per aver intrapreso questa dura e giustissima battaglia nei confronti della, come direbbe Mourinho, "prostituzione intellettuale" e

    io aggiungo anche "giornalistica" che purtroppo attanaglia tutti i settori dell'informazione italiana.

    Non ricordo come ho scoperto questo sito. E' come se l'avessi sempre conosciuto. Fortunatamente grazie a Berry ho evitato un inutile spreco di

    denaro in riviste di settore ma non specializzate e in impianti pseudo Hi-Fi da insoddisfazione eterna.

    Avevo acquistato dei diffusori K... Tutti dicevano "ottimi diffusori". Il mio udito attento mi fece subito notare quanto e come non lo fossero affatto.

    Ascoltando un brano dei Dream Theater mi accorsi che era sparita la chitarra elettrica. Questo mi ha fatto capire che tutti quelli si spacciano per

    esperti di Hi-Fi, recensori e non, in realtà non ascoltano la musica ma leggono solo le riviste. I loro impianti H-Fi sono evidentemente spenti perchè

    vergognosamente inascoltabili oppure non hanno i quattrini per acquistarli!!

    Io invece, senza perdere tempo, mi sono fidato del parere di Berry e a scatola chiusa ho acquistato AUDES 145, VINCENT SV 233 e VINCENT

    CDS 1!! Se avessi dovuto acquistare i corrispettivi prodotti pubblicizzati sulle riviste avrei dovuto spendere almeno 12000 Euro.

    Ora ascolto vera musica in vera Hi-Fi. Gli altri leggono solo le riviste!!

    Spero che la mia testimonianza sia da monito per tutti quelli che credono di ascoltare e invece si illudono.

    P.s.: Non è reato avere un'attività commerciale ed esprimere pubblicamente delle considerazioni di carattere tecnico. Il Sig.Beretta non credo che

    costringa con la forza ad acquistare i prodotti da lui commercializzati. Sono gli ascolti e il rapporto qualità-prezzo a dargli ragione!

    Grazie.
     
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  15. paulberry
     
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    CITAZIONE (radiokabul @ 31/10/2009, 19:54)
    secondo me giradischi e bracci project sono veramente un ottimo compromesso tra qualità e prezzo. anche rispetto per esempio ai quelli che proponi tu. con 1500 euro porti a casa un 9.1 e con poco di più l'rpm 10 che monta un meraviglioso braccio...

    Sono pochi modelli project veramente convenienti perche' come si legge nel post relativo molti piatti sono in legno..

    I MUsic Hall li fa la stessa fabbrica che fa i project ma con specifiche diverse che hannpo un equilibrio esemplare tra base e piatto nella scelta dei materiali.

    I Villa se no l'hai ascoltato non puoi redertene conto.

    https://soundberry.forumcommunity.net/?t=25040579

    Qui analisi sui project:
    https://soundberry.forumcommunity.net/?t=28028176&st=15

    Dove si legge:
    Analizzando a fondo i Project scopri che fino
    al modello da 1500 eu ovvero quello con
    motore esterno tutto in acrilico risparmiano
    sempre sulla base o sul piatto mentre
    i music hall partono gia" con piatto pesante
    e nel modello da 950 eu gia raddoppiano la base.

    Quest ultimo l"ho provato e suona veramente molto bene senza dover aggiungere una base addizionale esterna come l"eraudio,una base esterna che poi ti costa 250eu.


    I giradischi a base singola richiedono l"uso di una base esterna per ridurre le interferenze dell"ambiente che si traduce in continuo rumore di fondo durante l"ascolto.
     
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172 replies since 3/10/2006, 14:35   18351 views
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