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paulberry.
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Uno dei principali errori di chi ascolta e' non saper
correlare quanto pervepisce e la ragione,la causa che
determina la percezione.
Troppo spesso anche chi ha esperienza di ascolti
confonde la definizione ,il dettaglio,con la
esaltazione,ovvero se le medie frequenze anziche'
lineari rispetto le altresomo esaltate di anche solo 2 db
(3db é il doppil di quanto richiesto per una corretta
riproduzione dellìncisione), si afferma eroneamente che
c'é maggior dettaglio ,mentre la verita' e' che tale
dettaglio effettivamente percepito va a discapito delle
altre frequenze contigue non esaltate.
Affinche'questo non avvenga occorre prima la massima
linearita' della risposta in frequenza e poi per avere
dettaglio superiore occorre che ogni altoparlante
funzioni alle sue frequenze ideali che nel caso dei coni
significa porre attenzione non solo alla frequenza di
risonanxa,la piu' bassa che puo` riprodurre
correttamente,ma anche alla frequenza piu' alta che
puo`riprodurre con adeguata velocita' di
risposta ,transienti.
Ecco perche' pur potendo con un due vie coprire dai
30-40 hz ai 16000 hz,tagliando i due componentia
2000-3000 hz,ovvero passando dal woofer al
tweeter,per mgliorare la trasparenza e dettaglio senza
alterare la linearita,base della vera hifi,occorre
assolutamente passare dal due al vero tre vie,ovvero
non raddoppiando i woofer ma inserendo un
altopatlante dedicato alle medie frequenze, che sia
ottimale nel funzionamento tra 100-200hz e 3000-4000
hz.Solo cosi facendo eviteremo di far funzionare il
woofer dove perde dettaglio e piu' distorce ,ovvero
oltre i 100 -200 hz, a seconda della dimensione,piu'
e'granee e piu deve essere tagliato in basso.
Cosi facendo nel 1975 Dahlquist ottenne con un
diffusore a vere 5 vie la trasparenza degli
elettrostatici ,anche usando componenti normali di
grande produzione : leggete il post su i sogni del
passato.
Oggi i componenti di qualita' sono migliori di quelli
allora usati presi dal catologo per autocostruzione.
Eccoche bastano tre vie per raggiungere risultati
superiori a quelli di Dahlquist.
Oltretutto l'uso di tanti altoparlanti puo' con corretta
posizione nel box risolvere solo la fase,con opportuno
arretramento dei componenti rispetto il woofer ma non
la necessita' di non solo una linearita' orrizxontale ma
anche VERTICALE. RISOLVIBILE SOLO con un tre vie con
medio alti in d'appolito,come dimostrato da vari
studi,dove ovviamente i medi devono essere di 10-13
cm. Per avere una adeguata dispersine orrizxontale e
verticale che un cono piu' grande non permette,oltre a
ridurre la accrlerazione nei transienti.
Questo spiegato in molte pubblicazioni tecniche e
indiscutibile oggi nel dopo 2000.
Un progetto completo deve poi considerare gli impatti
dell'ambiente casalingo deglistudi di Allison,sempre
anni 70,vedi post relativi.A seguito dei quali mai un
diffusore hifi deve avere esaltazioni tra i 50_100 hz ma
invece una attenuazione di 3 db.
Solo cosi' oggi si devono progettare i diffusori di vera
hifi.Ed e' verificabile che cosi' viene fatto dalle migliori
marche hifi ma solo nel top di gamma a costi
spropositati e ingiustificati se non solo esclusivamente
per motivi mktg.
Purtroppo anche questi grandi nomi poi peccano
abbondantemente ai livelli di costo inferiori ai 10000
euro o anche 20000 a seconda della esosita' della
marca.
Perche` si fa prima ad esaltare certe frequenze per far
credere di una maggior qualita' a quelle frequenze che
dare una vera maggior qualita' con progetti piu`
corretti che meno colpiscono ad un ascolto affrettato.
Per poi comunque fare progetti corretti al top per
giustificare un ampio listino da 1000 a 20000 eu o piu'.
Nessun componente usato giustifica tali prezzi ,cosi
come nessun componente spacciato per elevatissima
qualita' puo' sopperire alla mancanza di una corretta
architettura comegia' Dahlquist aveva dimostrato col
suo utilizzo di componenti abbastanza economici ma
usati alle frequenze ottimali.. -
Bresciaonline.
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Io dico, sei spettacolare sig. Berry!
Adoro il mondo dell'hi-fi ma mastico tutt'altro mondo fatto di aberrometrie, fronti d'onda, raggi di curvature, asfericità, termini che presi da soli possono dire tutto ma approfonditi ti spiazzano se non sei "dentro la materia". E cosí è per me con l'hi fi. Db, grafici del suono e ogni disquisizione tecnica è per me affascinante ma comprensibile al 5%. mi vergogno. Mi affido quindi ai consigli e al mio udito. Ammiro il sig. Berry e un giorno passerò quantomeno per toccare e ascoltare le Audes. E chissà se, economie disponibili, potrò fare il salto qualitativo.
Grazie per quanto scrivete
Leonardo. -
Max08.
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Ciao Leonardo
Io sono di Brescia (e dal tuo nick presumo lo sia anche tu), se vuoi ascoltare Audes, fatti vivo, ci mettiamo d'accordo ed un giorno mi vieni a trovare.... -
Bresciaonline.
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Grazie Max08.
Si, vivo in provincia di Brescia.
Accetto volentieri il tuo invito!. -
Max08.
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ok, l'ideale sarebbe il sabato pomeriggio, io non sempre impegnato e soprattutto meno problemi di ascolti a volumi altini...
A te potrebbe andare bene? Se si, ci risentiremo e vedremo quale sabato.
Scrivi pure un MP così evitiamo di opprimere questo post.
ciao
. -
paulberry.
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Da sinistra 146, 186, blues , excellence 5.
Stesso woofer e tweeter,cambiano medi,crossover,box.. -
paulberry.
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146 186 BLUES EXCELLENCE5. -
paulberry.
User deleted
Per i tweeter legget qui:
http:// soundberry.forumcommunity.net/ ?t=26779971. -
paulberry.
User deleted
La dinamica spinta è in contrasto con la linearita', perché per raggiungerla non si mettono in atto le correzioni a favore della linearita' che fanno perdere potenza.O per i diffusori si mettono in atto le trombe che aumentano la dinamica a discapito della corretta riproduzione.Non si linearizza col crossover per non perdere dinamica ma perdendo fedeltà alla registrazione. La dinamica colpisce l'ascolto affrettato ma delude a casa,dove con ripetuti ascolti rilevi che hai perso fedeltà. Si lascia credere all'utente che maggior dinamica è maggior fedeltà ma quando arriva con ampli e diffusori la fedeltà cala. Lo si fa per vendere ancora klipsch,le nuove trombe acappella etc,le jbl,le kef coassiali,le tannoy coassiali etc. Anche nel passato c'era distinzione tra acoustic research(fedelta) e jbl (dinamica).E neanche allora si spiegava perché. In una si curava maggior linearita', nell'altra la sensibilita', una in contrasto con l'altra.
In una c'era fedeltà, con la linearita', un altra lo si faceva credere,con maggiore dinamjca ma minor rispetto per la corretta riproduzione.Erano i primi passi per arrivare alla non fedeltà odierna.
Oggi si fa credete che la dinamica è fedeltà quando invece va in contrasto con la corretta riproduzione di quanto registrato.
Non voglio dire che non vi deve essere dinamica ma non deve essere assunta come principale obiettivo fono a trascurare la corretta riproduzione timbrica degli strumenti musicali.
Edited by paulberry - 27/3/2011, 14:41. -
paulberry.
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I veri tre vie NON in dappolito:
https://soundberry.forumcommunity.net/?t=44308783
Che ripeto sono meglio dei due vie in dappolito per trasparenza.
Ovviamente se senza trombe trombette e serio progetto lineare con componenti non scadenti. . .. -
markaero.
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ma i medi delle 186 sono diversi da quelli delle blues....sono meno di qualità??? . -
paulberry.
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Sono diversi ma all ascolto non dimostrano assolutamente meno qualitá
Hanno la cupola centrale concava e 4 viti in meno.Ci sono ,e senza fiancate,tre kg in meno.
35 kg anziche 38.. -
paulberry.
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Cosa fanno le trombette,un esempio di un famoso storico diffusore osannato da recensori pubblicitari e da chi ascolta con in mano la rivista per convincersi che quello è il suono corretto.
33000 eu.Tannoy Westminster ,il top.
https://soundberry.forumcommunity.net/?t=10503258&st=225. -
paulberry.
User deleted
Per completare sui bassi e come devono essere gestiti nel diffusore leggete qui
https://soundberry.forumcommunity.net/?t=44897325. -
.In diffusori economici meglio un woofer piccolo da 13,il midwoofer da 16 deve essere di qualita' e lineare quindi meno efficente.
Altrimenti meglio un piu' piccoloda 13cm che mantenga linearita' e qualita sui medi,anche perche' anche l'economico da sedici piu' efficente perdera' rapidamente i bassi .
.
Affinche un 16 non perda medi e bassi occorre un componente di massima qualita' grande magnete e cestello pressofuso come quello delle 105.PIU' UNICO che raro in diffusori sotto i 2000 eu..Ma solo cosi' e' vera hifi..
Se non si puo' meglio un 13,ovviamente un compromessob e deve avere un grafico lineare.di risposta in frequenza:
https://soundberry.forumcommunity.net/?t=10503258.
Attenuare i bassi ,ecco perche' non devono assolutamente essere superiori in volume sonoro ai medi ,si puo' solo fare con costosi tube traps.Meglio una linarita' all''origine,,
Non si intende limitarne l'estensione,ovvero fino a che frequenza udibile scende,quella dipende dalla qualita' del componente.
Non sarei così categorico sui cestelli, pressofusione di alluminio o magnesio non significa migliore qualità, guardiamo invece i dati importanti, flusso magnetico, tipo di bobina mobile, dimensione del traferro, escursione totale dentro flusso e qualità della membrana, quest'ultima è importante per la durata nel tempo dei componenti. Sono da preferire le sospensioni in gomma e supporti della bobina mobile in alluminio per via della dissipazione dell'energia termica. L'uso del Kevlar che ben venga, le caratteristiche meccaniche del componente rimangono stabili nel tempo ed anche in condizioni climatiche estreme, umidità o altro non interferiscono minimamente con l'emissione, cosa diversa sui coni in cartone. Ad onor del vero il problema era stato già risolto 35 anni fa con il Poliammide anch'esso un materiale isotropico e non igroscopico. Non ho ancora visto un woofer B200 danneggiato dal tempo. (Componente Kef)
Ti faccio un'esempio pratico: prendiamo due woofer da 8" con caratteristiche elettromeccaniche uguali, stesso cono, stesso centratore , stessa cedevolezza delle sospensioni.. insomma uguali in tutto tranne che nel cestello, uno è in lamiera stampata e l'altro in pressofusione di lega leggera. Io sono fermamente convinto che suonano allo stesso modo se la forma della fusione ha una dimensione simile in larghezza alla lamiera stampata, perchè funziona meglio il cestello che ha un profilo delle razze molto stretto. Vedi i cestelli dei woofer B&W che hanno le razze strettissime come profilo.
Il profilo sottile si traduce in libertà di movimento dell'aria adiacente alla superficie radiante interna del cono, ciò evita turbolenze che portano a riflessioni, onde stazionarie e quindi distorsione che viene trasferita all'esterno della membrana e percepito dagli strumenti (e anche da qualche orecchio allenato).
Su questo si trova d'accordo anche il mio amico Renato Giussani.
Cestelli in plastica ancora non è visti ma credo si tratti di materiale composito che in alcuni casi è più resistente dei metalli.
Per finire vorrei spendere 2 parole in favore dei woofer da 12" che mi pare tu stia denigrando, io non ho mai preso in considerazione diffusori con woofer più piccoli, l'uso di due woofer da 10" non è una soluzione da scartare come vera Hi-FI. Per ottenere una risposta in frequenza che si avvicini ai 30-35 Hz con attenuazioni dell'ordine di 2 max 3db ci vogliono pistoni degni di questo nome, senza ciò ci perdiamo gran parte della prima ottava.
Mi piacerebbe ascoltare queste tue Audas, , le ammiraglie naturalmente, sono interessanti e i prezzi sono alla portata di tutti, ma non credo che nella mia zona ci siano rivenditori o possessori per una seduta di ascolto.
Buona serata.
Edited by mara2054 - 12/4/2012, 15:06Attached Image.